“Il Bambino Crocifisso sul Monte Sant’Elia: Arte o Vandalismo?”
Sul Monte Sant’Elia a Palmi, in Calabria, il giorno di Pasqua è stato scoperto un disegno che ha suscitato un vivace dibattito nella comunità locale. Su una delle Tre Croci, simbolo religioso e punto panoramico molto frequentato, è stato dipinto con vernice nera il profilo stilizzato di un bambino crocifisso, attirando immediatamente l’attenzione di escursionisti e residenti. L’immagine, pur nella sua semplicità, richiama profondamente la figura di Cristo, ma con l’aspetto di un bambino, evocando un messaggio di denuncia delle sofferenze inflitte ai più giovani nei conflitti armati. L’opera risulta firmata da un writer noto come Leonardo, e non è chiaro se si tratti di un atto vandalico o di un intervento artistico con un intento sociale. Tuttavia, molti cittadini e osservatori l’hanno interpretata come un simbolo contro la guerra e in difesa dell’infanzia. A sostegno di quest’ultima interpretazione, è stata lanciata una petizione su Change.org per chiedere al Comune di Palmi di preservare l’immagine, considerandola un monito contro la violenza e un invito alla riflessione collettiva. Questo episodio si colloca in un contesto già delicato: in passato, le Tre Croci sono state vittime di atti vandalici, come scritte amorose realizzate con bombolette spray, prontamente rimosse dalle autorità locali. Il sindaco di Palmi ha già annunciato l’intenzione di ritinteggiare le croci di bianco, ripristinandone l’aspetto originario.
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