Barritteri: il futuro costruito sulla forza delle origini
Nel cuore della Costa Viola, immerso tra mare, natura selvaggia e tracce antiche di spiritualità, sorge Barritteri, una frazione di Seminara, in Calabria. Questo angolo quasi segreto d’Italia, incastonato tra i Piani della Corona, Bagnara Calabra ed il monte Sant’Elia di Palmi, racconta storie di monaci bizantini, civiltà millenarie e paesaggi mozzafiato. Un itinerario unico, che intreccia archeologia, fede e natura.
Barritteri: le origini
Il nome “Barritteri” deriva probabilmente dal prete Antonello Barritteri, che tra il 1600 e il 1640 svolse qui il suo ministero, lasciando tracce documentate della sua attività religiosa. Quest’area, suddivisa nei quartieri di Barritteri, Paparone, Chiatti, Barracchi e Gambarelli, è da sempre caratterizzata dalla presenza abbondante di acque sorgive, di qualità così alta da aver favorito fin dall’epoca bizantina la nascita di insediamenti monastici.
Ancora oggi, percorrendo il sentiero del Tracciolino, si possono ammirare i resti di antichi canali e ponti che raccontano l’importanza storica dell’acqua per questa terra. Nel dopoguerra, e fino agli anni ’80, gli abitanti di Barritteri vivevano prevalentemente di agricoltura e pastorizia: nelle valli, sfruttando le fonti d’acqua, si producevano ottimi ortaggi, mentre le colline erano ricoperte da distese di campi di cereali in particolare di grano da cui si ricavava una farina pregiata per la produzione del rinomato pane di Barritteri, ancora oggi apprezzato.
A pochi passi da Barritteri si incontra Paparone, che, come il resto del territorio di Barritteri, non solo incanta con la bellezza dei suoi paesaggi, ma custodisce anche lo spirito autentico della vita rurale calabrese.
Il nome ha radici antiche: alcuni lo fanno risalire ai monaci bizantini, altri all’epoca romana, quando queste terre vennero assegnate a un console di ritorno da una campagna di conquista.
Tra i suoi tesori più nascosti troviamo anche la Valle dei Mulini, dove antichi mulini persiani sfruttavano l’energia idraulica dei torrenti, e la suggestiva Fonte di San Gennaro (che prende il nome da un’antica chiesa che un tempo sorgeva in questo luogo), punto di ristoro per viandanti e monaci lungo la Via Annia Popilia. Attorno alla fonte sopravvivono resti di un antico acquedotto, edicole con iscrizioni e misteriosi, piccoli specchi d’acqua.
Nelle vicinanze si possono ammirare le rocce mammillari, un fenomeno naturale unico, sono concrezioni calcaree formatesi milioni di anni fa e che alimentano leggende di grotte segrete.
Nelle vallate adiacenti a Paparone si estende la località di Caforchie, il cui nome, derivato dal greco bizantino kata feos, significa “nascosto dentro una tana”. In questa valle, stretta e umida come un canyon amazzonico, resiste una flora subtropicale antichissima, testimone vivente del Pleistocene Calabriano.
Le grotte di Caforchie, scavate dai monaci bizantini, custodiscono iscrizioni greche, croci scolpite e nicchie misteriose. Si crede che questi luoghi siano stati rifugi per religiosi fuggiaschi, in un tempo in cui l’isichia, la contemplazione eremitica, trovava terreno fertile tra le asperità della Calabria.
Le sorgenti non sono solo un ricordo del passato, ma continuano a essere una risorsa vitale per la comunità. Ancora oggi, infatti, le sorgenti delle Caforchie, riforniscono gli acquedotti di Barritteri, Seminara e della vicina Pellegrina, dimostrando come l’acqua rimanga un elemento essenziale per la vita quotidiana e il benessere delle popolazioni locali.
Il Tracciolino è un capolavoro di ingegneria idraulica realizzato nel 1600. Questo acquedotto lungo 10 km, costruito con tubi in terracotta vetrificata dai ceramisti di Seminara, trasportava acqua dalla fonte dell’Olmo fino a Palmi, alimentando fontane e servendo gli insediamenti locali.
Oggi, il Tracciolino è diventato uno dei percorsi di trekking più spettacolari d’Italia, offrendo vedute straordinarie sulla Costa Viola, Qui, tra le scogliere frastagliate della Costa Viola, si nascondono gli angoli più suggestivi e incontaminati della Calabria, le spiagge di Cala Janculla e Cala Leone.
Barritteri oggi: da borgo rurale a centro di attività commerciali
Negli ultimi decenni Barritteri ha vissuto una profonda trasformazione sociale ed economica. Tradizionalmente legato ad attività agricole e di pastorizia, il paese ha progressivamente abbandonato queste antiche pratiche per aprirsi a nuovi settori economici, in particolare il commercio, la ristorazione e l’edilizia.
Questo cambiamento è stato favorito dalla posizione strategica di Barritteri, attraversato da due importanti arterie stradali: la Strada Statale 18 e l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria (SA-RC). Queste infrastrutture hanno reso il territorio facilmente accessibile, incentivando l’apertura di nuove attività e favorendo gli scambi commerciali.
Il passaggio da un’economia prevalentemente agricola a una più dinamica e diversificata ha dato nuova linfa al paese, trasformandolo in un centro sempre più vitale e ricco di opportunità, pur mantenendo viva la memoria delle sue radici e tradizioni.
Oggi Barritteri si presenta come una realtà in continua evoluzione, capace di coniugare il rispetto per il passato con uno sguardo fiducioso verso il futuro.
Nota: alcune delle informazioni e curiosità contenute nell’articolo sono state tratte da fonti online e potrebbero non essere verificate in modo esaustivo.
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